Dal Vangelo di Luca 2:1-24
In quel tempo, uscì un decreto da parte dell’imperatore Augusto, che ordinava di censire tutto il mondo. Questo fu il primo censimento, mentre era governatore della Siria Quirinio. Tutti andavano a farsi registrare, ciascuno nella propria città.
Anche Giuseppe, che era della casa e della famiglia di Davide, salì dalla città di Nazaret, in Galilea, alla città di Davide, chiamata Betlemme, per farsi registrare insieme a Maria, sua sposa, che era incinta.
Mentre si trovavano lì, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio.
C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma l’angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia».
E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva:
«Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama».