Short fragment of the poem Affaraffari written in 1947. Audio from: Performed by Luigi Pennone, Recorded February 1976 in Turin. from the LP Futura Poesia Sonora (Cramps Records, Milan)
Breve frammento della poesia Affaraffari scritta nel 1947. Audio from: Performed by Luigi Pennone, Recorded February 1976 in Torino. from the LP Futura Poesia Sonora (Cramps Records, Milan)
Farfa (Vittorio Osvaldo Tommasini) nacque a Trieste nel 1879. Di corporatura robusta e salute invidiabile, all’età di ottant’anni era esattamente come a cinquanta: un armadio cubico di energia. Miope fin dall’infanzia, vedeva uomini e cose avvolti in un alone di nebbia. Il suo incontro con il Futurismo avvenne a Trieste in occasione della serata futurista del 12 gennaio 1910. Incontrò Marinetti per la prima volta a Torino, dove si era trasferito con sua madre, nel 1919. Nello stesso anno fondò il Gruppo Futurista Torinese con Fillia, Diulgheroff, Pozzo, Mino Rosso e Oriani. Lavorò come meccanico per la Fiat, ma un incidente lo dissuase dal continuare, ispirandogli anche la poesia “Tenerezze Fresatorie”. Si dedicò alla pittura, alla scultura, alla grafica, e soprattutto al collage, in opere che chiamava “cartopitture”. Nel 1929 si stabilì a Savona, dove strinse amicizia con Tullio d’Albisola. Morì nel 1964 a Sanremo a seguito di un incidente automobilistico. Nel 1970 il suo amico Luigi Permone curò la raccolta dei suoi testi in un volume intitolato “Farfa, poeta record nazionale futurista” (Sabatelli, Savona).
Farfa (Vittorio Osvaldo Tommasini) was born at Trieste in 1879. Of robust Ehysique and enviable good health, at eighty he was as he had been at fifty: a cubic wardrobe of energy. Very short-sighted from childhood, he saw men and things in a halo of mist. His encounter with Futurism took place at Trieste on the occasion of the futurist evening on January 12th 1910. He met Marinetti for the first time in Turin, to where he had moved with his mother, in 1919. In the same year he founded the Turin Futurist Group with Fillia, Diulgheroff, Pozzo, Mino Rosso and Oriani. He worked for Fiat as a mechanic but an accident dissuaded him from continuing, as well as inspiring the poem “Tenerezze Fresatorie” (“Milling tendernesses”). He tried painting, sculpture, graphics, above all collage, in works that he called “cartopitture”. In 1929 he settled at Savona, where he made friends with Tullio d’Albisola. He died in 1964 at Sanremo following a car accident. In 1970 his friend Luigi Permone edited the collection of his lyrics in a volume titled “Farfa, poeta record nazionale futurista” (Sabatelli, Savona).
